Virtual experience economy: di cosa si tratta?

Ormai sono sempre più numerose le ricerche che tendono a confermare come il futuro dei consumi sarà sempre più legato alla realtà virtuale e in un mondo in cui le merci sovrabbondano e sono spesso equivalenti. Adesso ciò che determina la scelta non è tanto il  cosa si trova in vendita, ma come il consumatore vive l’acquisto. Le esperienze digitali rappresentano uno tra i più recenti status symbol in circolazione: nel 2019 l’economia esperienziale si fonde con esse dando vita alla così detta virtual experience economy. Uno dei trend principali è il passaggio da un’economia in cui la domanda è costituita da consumatori di prodotti ad una nuova in cui i clienti sono alla costante ricerca di esperienze che vadano oltre il semplice acquisto.

In pratica, in un mondo in cui le merci sovrabbondano e sono spesso equivalenti, a determinare la scelta, per esempio, tra decine di cellulari e altrettanti tipi di abbonamento, oggi non sono i “Features & benefits”, ovvero informazioni oggettive come velocità di connessione o ampiezza del pacchetto dati, ma fattori emotivi. Tuttavia, nonostante questo trend dipenda indissolubilmente dalla tecnologia, la Virtual Experience Economy richiede una conoscenza approfondita del comportamento umano. Se ad esempio, le date del virtual tour degli ABBA hanno prezzi simili ad un concerto fisico, è perché offrono ai partecipanti sensazioni uniche, eccitamento e creano ricordi indelebili – tutto ciò attraverso un medium diverso.

È facile osservare come si stia passando, negli ultimi mesi, da un internet fatto di informazioni ad un internet in cui le esperienze diventano centrali (foto e video a 360 gradi sono solo alcune delle innovazioni già a disposizione di tutti noi). La virtual experience economy rappresenta dunque un mondo infinito e senza barriere, in cui le usuali limitazioni di costi, accessibilità e capacità personali, semplicemente non esistono più. Tutto ciò porterà ad una ridefinizione del concetto di consumatore, significando di conseguenza la creazione di nuove mode, trend e status, assolutamente rapidi, coinvolgenti e immateriali.