Sigarette elettroniche: tutto quello che devi sapere

L’invasione delle sigarette elettroniche è stata talmente rapida che nel 2013, circa due anni dopo la loro comparsa sul mercato, l’enciclopedia Treccani ha inserito «svapare» tra i neologismi della lingua italiana. La sigaretta elettronica (e-cig) è un dispositivo concepito per simulare e sostituire, nell’utilizzo e nell’aspetto, i sistemi tradizionali per fumare derivati del tabacco, come sigarette o sigari. Sebbene il loro aspetto sia talvolta simile a quello di prodotti del tabacco convenzionali (come sigarette, sigari, sigaretti, pipe, narghilè o shisha), alcune sigarette elettroniche possono essere prodotte sotto forma di oggetti di uso quotidiano come penne, chiavette USB e dispositivi più grandi a forma cilindrica o rettangolare.

Le persone che adoperano la sigaretta elettronica sono chiamate “svapatori”, dall’inglese vaping, che significa aspirare vapore. In Italia sono davvero molti e per rispondere alle tante esigenze, sono stati aperti numerosissimi negozi “dello svapo”.“  Queste sigarette sono concepite per i fumatori che non possono fare a meno della dose giornaliera di nicotina, ma sono intenzionati ad eliminare gli odori, il catrame e le tossine rilasciate dal fumo prodotto dal tabacco. La sigaretta elettronica contiene il 96% in meno delle sostanze dannose e diventano il 98 se svapate a zero di nicotina.

Oltretutto nelle sigarette elettroniche non c’è combustione e quella piccola percentuale di elementi dannosi, quel 2% rimasto, sparisce se acquistate da siti italiani come Smo-King Shop che rispettano le norme previste dalla tpd e se usate cotone organico non trattato o sbiancato chimicamente e fili in acciaio o kanthal. Questa particolare sigaretta permette di mantenere tutta la gestualità del momento, quindi non tronca le abitudini anche sociali di chi fumava (il passare una pausa tra colleghi, il godersi il fumo durante una serata o dopo cena, ecc).  Il vantaggio rispetto alla sigaretta tradizionale sta nel fatto che non avviene alcun tipo di combustione, riducendo quindi i rischi connessi all’assunzione di sottoprodotti cancerogeni del tabacco.