Ormai sono sempre più numerose le ricerche che tendono a confermare come il futuro dei consumi sarà sempre più legato alla realtà virtuale e in un mondo in cui le merci sovrabbondano e sono spesso equivalenti. Adesso ciò che determina la scelta non è tanto il  cosa si trova in vendita, ma come il consumatore vive l’acquisto. Le esperienze digitali rappresentano uno tra i più recenti status symbol in circolazione: nel 2019 l’economia esperienziale si fonde con esse dando vita alla così detta virtual experience economy. Uno dei trend principali è il passaggio da un’economia in cui la domanda è costituita da consumatori di prodotti ad una nuova in cui i clienti sono alla costante ricerca di esperienze che vadano oltre il semplice acquisto.

In pratica, in un mondo in cui le merci sovrabbondano e sono spesso equivalenti, a determinare la scelta, per esempio, tra decine di cellulari e altrettanti tipi di abbonamento, oggi non sono i “Features & benefits”, ovvero informazioni oggettive come velocità di connessione o ampiezza del pacchetto dati, ma fattori emotivi. Tuttavia, nonostante questo trend dipenda indissolubilmente dalla tecnologia, la Virtual Experience Economy richiede una conoscenza approfondita del comportamento umano. Se ad esempio, le date del virtual tour degli ABBA hanno prezzi simili ad un concerto fisico, è perché offrono ai partecipanti sensazioni uniche, eccitamento e creano ricordi indelebili – tutto ciò attraverso un medium diverso.

È facile osservare come si stia passando, negli ultimi mesi, da un internet fatto di informazioni ad un internet in cui le esperienze diventano centrali (foto e video a 360 gradi sono solo alcune delle innovazioni già a disposizione di tutti noi). La virtual experience economy rappresenta dunque un mondo infinito e senza barriere, in cui le usuali limitazioni di costi, accessibilità e capacità personali, semplicemente non esistono più. Tutto ciò porterà ad una ridefinizione del concetto di consumatore, significando di conseguenza la creazione di nuove mode, trend e status, assolutamente rapidi, coinvolgenti e immateriali.

Vorresti acquistare un MacBook Air, ma i prezzi sono troppo cari? Affidati alle aziende che si occupano della vendita dei Mac ricondizionati, detti anche rigenerati.

Comprare un MacBook Air ricondizionato significa entrare in possesso di un prodotto che, nonostante sia già stato usato, è stato riportato alle sue condizioni iniziali, in quanto è stato controllato da esperti del settore e sottoposto a dei rigidi test per quanto riguarda il suo funzionamento e la sua condizione estetica. Inoltre, prima di rimetterlo in vendita, le sue parti interne ed esterne vengono anche accuratamente pulite ed igienizzate.

Il vantaggio massimo dell’acquisto di un MacBook Air ricondizionato è il prezzo, infatti si potrà risparmiare fino all’80% rispetto a un Mac nuovo, ed avere comunque tra le mani un prodotto di alta tecnologia, come tutti i prodotti Apple.

I MacBook Air più venduti sono la versione da 11.6” e quella da 13.3”: entrambi offrono la massima portabilità e le prestazioni sono piuttosto simili, ma le dimensioni li rendono nettamente diversi l’uno dall’altro e quindi in grado di soddisfare esigenze differenti. La prima è ovviamente quella più piccola, grazie alle sue ridotte dimensioni è pratica per i viaggi e per chi necessita di avere il computer sempre con sè, anche per via del peso che è di soli 800gr. La seconda versione, invece, dispone di un display più ampio e di un peso pari a 1,3 kg circa, è quindi realizzata per un’utenza più ampia ed è adatta per chi desidera un giusto connubio tra dimensioni e performances.

Entrambi hanno un display a led, un case unibody ricavato da un unico blocco di alluminio, ed hanno abolito l’uso dell’hard disk tradizionale a favore un insieme di chip di memoria.

 

Con un MacBook Air ricondizionato, non si acquista un semplice netbook portatile, ma si entra in possesso di un computer potente e veloce, perfetto anche per lavorare.

Proteggere la propria casa e i propri beni personali è un istinto che da secoli rientra nelle attività dell’uomo.
Proprio per questo si sta affermando sempre più la tendenza di munire le nostre case con impianti di videosorveglianza, porte blindate e sistemi di sicurezza avanzati.
Ma se questi sistemi d’allarme fossero elusi dai ladri, quale sarebbe la protezione per i nostri beni personali e i nostri risparmi?

La risposta è la cassaforte! Dotata di forti caratteristiche di robustezza e resistenza, si tratta un congegno a cui ci affidiamo sin da tempi remoti: le prime furono costruite nientepopodimeno che nell’antico Egitto.
Al giorno d’oggi, invece, per proteggere i propri beni spiccano due tipologie:

• Cassaforte a mobile
• Cassaforte a muro

Cassaforte a mobile, una scelta sicura!

La cassaforte a mobile è da preferirsi in quei casi in cui si è dotati di ambienti spaziosi, in quanto si tratta di una tipologia di prodotto che necessita di una metratura superiore rispetto a quella a muro, ma che comporta anche un maggiore coefficiente di sicurezza.

Si tratta di una cassaforte dotata di una corazzatura a sei facce che sarà ‘ancorata a terra e/o a muro’.
Il vantaggio di questa tipologia è sicuramente la non necessità di avviare opere murarie per installarla, per questo motivo gioca un ruolo importante il luogo in cui si avrà intenzione di collocarla.

In merito, esistono due correnti di pensiero: la prima ritiene che rendere visibile la cassaforte possa agire da deterrente e scoraggiare eventuali ladri, la seconda, invece, afferma che nasconderla possa evitare di attirare malintenzionati e, nel caso di un furto, rallentarli nell’operato.

Le casseforti a muro, oltre alle serrature meccaniche e digitali, offrono anche la possibilità di un’apertura biometrica.
La biometria è una scienza di nuova generazione che legge parti del corpo irriproducibili come ad esempio l’iride degli occhi o le impronti digitali, per questo si tratta di uno degli ultimi ritrovati dell’evoluzione degli impianti di sicurezza e si contraddistingue per il costo, attualmente, più alto della media.

Si tenga presente anche un altro dato: il peso gioca sempre un ruolo importante per la sicurezza di uno strumento di protezione.
Premesso che è sempre consigliato l’ancoraggio a pavimento e/o a muro per aumentare la resistenza allo sradicamento, maggiore sarà la pesantezza, maggiori saranno le difficoltà che avranno eventuali ladri.
Va ricordato, inoltre, che la norma Uni En 1143-1 sancisce l’obbligo di ancoraggio a base o a dorso per le casseforti il cui peso è inferiore a 1000 kg.

Cassaforte a muro, ‘dentro’ la tua casa

Consigliata per le situazioni in cui si ha a disposizione poco spazio, inserendosi direttamente in un vano creato nel muro, questa tipologia di cassaforte è la scelta base e più economica per chi necessita di proteggere i propri valori.
A differenza di quella a mobile, la corazzatura è presente solamente nello sportello, mentre gli altri lati sono semplice involucro metallico inseriti nelle pareti della muratura.
Buona norma, quando si procede con la fase di inserimento, è eseguire i lavori in muri non confinanti con altre proprietà, in modo tale che l’accesso alla cassaforte non possa avvenire da altri locali, se non da quelli del proprietario.

I produttori di casseforti consigliano, inoltre, di collocarla in un ambiente facilmente accessibile per favorirne la fruibilità e incentivarne l’uso senza ricorrere a nascondigli improvvisati privi di sicurezza.

Scegliere la cassaforte più adatta alla vostra realtà può essere una scelta complessa, affidandovi allo staff e al catalogo Conforti potrete trovare la soluzione più adatta alle vostre esigenze!

Il noleggio fotocopiatrici permette di sfruttare macchinari di ultima generazione con la comodità del tutto incluso, senza investimento iniziale e senza l’onere della rottamazione quando diventano obsolescenti o non corrispondono più alle proprie esigenze produttive. Il noleggio, grazie al costo copia, è una formula che diventa alla portata della micro impresa. Infatti le micro aziende, che di norma non superano le 10 o 15 persone, potrebbero ridurre i costi drasticamente grazie ad una fotocopiatrice a noleggio.

In piccole o grandi realtà si producono anche centinaia di stampe al giorno. Proprio di questi valori si deve tenere conto quando si opta per il noleggio fotocopiatrici brescia: si deve valutare quello che viene definito il costo copia. I volumi di stampa sono determinati dal numero di pagine che l’azienda produce in un mese. Per calcolarli è necessario conoscere alcuni parametri: 

  • il numero delle fotocopiatrici all’interno dell’ ufficio o dell’azienda; 
  • il ciclo di funzionamento di ciascuna fotocopiatrice (è fornito nelle specifiche tecniche). E’ la quantità massima di stampe mensili che una macchina può supportare. Superare questa soglia significa sovraccaricare il macchinario di lavoro, rallentandone la velocità e aumentando il rischio di guasto; 
  • la tipologia del reparto: in base alle esigenze di ogni reparto, l’utilizzo di carta e inchiostri può variare. Il reparto marketing ad esempio avrà un’esigenza di stampa maggiore degli altri reparti interni all’azienda; 
  • la quantità di carta acquistata al mese (è possibile calcolare questo valore prendendo le schede di fatturazione); 
  • il numero di copie che ogni reparto ha stampato, è importante tenere un registro di quante risme sono richieste e stampate da ogni reparto.  

Naturalmente, per quanto il valore del costo copia rappresenti l’indicatore più preciso per comprendere la convenienza di una fotocopiatrice, è sempre bene considerare anche il numero di copie che si fa in un mese per poter valutare il giusto compromesso tra i diversi parametri di qualità e quantità offerti dai vari modelli di macchine fotocopiatrici. 

I filtri, le bobine e le alette  di un condizionatore d’aria richiedono una manutenzione regolare affinché l’unità funzioni in modo efficace ed efficiente durante i suoi anni di servizio. La mancata manutenzione necessaria è causa di un costante calo delle prestazioni dell’aria condizionata, mentre l’uso di energia aumenta costantemente. Come si mantiene efficiente un condizionatore e quali sono le aree di intervento?

Filtri aria  

Il più importante intervento di manutenzione che garantirà l’efficienza del condizionatore è quello di sostituire o pulire regolarmente i filtri. Filtri sporchi e sporchi bloccano il flusso d’aria normale e riducono notevolmente l’efficienza di un sistema. Con il flusso d’aria ostruito, l’aria che passa per il filtro può portare sporco direttamente nella bobina dell’evaporatore e pregiudicare la capacità di assorbimento del calore della bobina. Sostituire un filtro sporco e intasato con un dispositivo pulito può ridurre il consumo energetico del condizionatore d’aria dal 5% al ​​15%.

Per i condizionatori d’aria centralizzati, i filtri si trovano generalmente in un luogo lungo la lunghezza del condotto di ritorno. Le posizioni dei filtri comuni sono in pareti, soffitti, forni o nel condizionatore stesso. I condizionatori hanno un filtro montato sulla griglia che si affaccia nella stanza.

Bobine per condizionatori d’aria

La bobina di evaporatore del condizionatore d’aria e la bobina del condensatore raccolgono sporco nei mesi e anni di servizio. Un filtro pulito evita che la bobina dell’evaporatore si sporchi rapidamente. Nel tempo, tuttavia, la bobina dell’evaporatore raccoglierà ancora la sporcizia. Questa sporcizia riduce il flusso d’aria ed isola la bobina, riducendo la sua capacità di assorbire il calore. Per evitare questo problema, controllare ogni anno la bobina dell’evaporatore e pulirla se necessario.

 

 

Scarico

Occasionalmente passare un filo rigido attraverso i canali di scarico dell’unità. I canali di drenaggio intasati impediscono all’unità di ridurre l’umidità e l’eccesso di umidità risultante può scolpire pareti o moquette.

Guarnizioni delle finestre

All’inizio di ogni stagione di raffreddamento, ispezionare la guarnizione tra il condizionatore d’aria e il telaio per assicurarsi che il contatto con il contenitore metallico dell’unità sia preservato. L’umidità può danneggiare questa tenuta, permettendo all’aria fresca di uscire dalla vostra casa.

Se non ti fidi del fai da te contatta il personale qualificato di Azienda Multiservice, specialista nella manutenzione condizionatori milano.

 

 

 

L’integrazione tra tradizione e innovazione

 

La tendenza per gli allestimenti fieristici del 2017 è chiara: ledwall a volontà. Sono sempre di più le aziende che richiedono agli allestitori fieristici l’utilizzo di soluzioni multimediali all’interno dei propri stand. Gli uffici marketing e comunicazione stanno comprendendo l’importanza di coinvolgere i propri visitatori all’interno dello stand e di rendersi più visibili rispetto ai concorrenti che utilizzano uno stand tradizionale.

La forza degli stand multimediali è l’impatto visivo che viene a crearsi, rendendo irresistibile l’impulso di fermarsi per una visita al visitatore in fiera.

Le immagini dinamiche comunicano la storia, i prodotti e servizi, la mission dell’azienda in maniera molto più efficace rispetto alle stampe e alle grafiche statiche realizzate su pareti in legno, dando vita ad una connessione più intima e profonda con i visitatori dello stand. Inoltre c’è la possibilità di rendere il proprio stand interattivo, grazie alla realizzazione di applicazioni su misura per ogni azienda.

Di seguito le parole di uno dei leader degli allestimenti fieristici a Milano: ” Noi crediamo che l’integrazione tra artigianalità e tecnologia sia doverosa e possa fare la differenza nell’allestimento di uno stand, anche per l’azienda che va a rappresentare. Nei nostri allestimenti è sempre presente quel tocco di artigianalità infuso dalla maestria dai nostri falegnami, che sono in grado di realizzare le più scenografiche e originali strutture portanti per i nostri schermi a LED. I nostri clienti in genere desiderano mantenere un approccio tradizionale nella struttura degli stand ma vogliono anche inserire quel tocco di multimedialità e innovazione con l’utilizzo di soluzioni tecnologiche all’avanguardia. Tutto ciò contribuisce a dare l’immagine di un’azienda rispettosa delle tradizioni, ma decisamente proiettata al futuro, riuscendo a valorizzare al massimo la presenza in fiera. ”

 

Sembra quindi chiaro il trend per gli allestimenti fieristici del futuro ma soprattutto del presente, con ledwall sempre più definiti, integrati in pareti realizzate su misura da abili artigiani. L’importante è affidarsi a professionisti del settore affidabili, che abbiano nel proprio portfolio una buona quantità di realizzazioni di questo tipo.